Mi chiamo Antonino De Luca.
Sono nato in calabria in un paesino che si chiama San Costantino Calabro.
All’età di 7 anni con la mia famiglia numerosa mia madre Caterina la nonna Anna, le mie 7 sorelle ed un fratello ci traferiamo a Genova in centro storico Salita del Prione.
Ho frequentato la prima elementare in Calabria ma non avendo finito l’anno ho riiniziato le elementari in via Fieschi insieme a mio fratello Domenico.
Il primo giorno avevamo un po’ di paura non conoscevamo nessuno, siamo subito stati accolti dal maestro Sergio che immediatamente si è mostrato buono con noi.
Una parte di noi proveniva da zone diciamo della bassa, di origini meridionali ed anche se bambini già problematici con difficoltà sociali ed economiche –
In questo contesto il maestro Sergio ha fatto molto per tutti noi, trattandoci tutti allo stesso modo anche rispetto agli altri alunni benestanti.
Inizialmente a scuola non andavo frequentemente ricordo che insieme al mio compagno Cristofero ed altri ragazzi capitava di saltare scuola si andava dal giornalaio in via Fieschi e rubavamo i giornali per poi andarli a rivendere alla foce, il tempo passava e si faceva tardi.
Li vicino c’era il molo e i pescatori: se riuscivamo rubavamo le loro bici e andavamo a scuola mentre gli altri uscivano, facendo attenzione andavamo in sala mensa a mangiare e mentre gli altri facevano ricreazione andavamo nell’aula vuota per poi scappare dalla finestra al loro rientro.
Tutto questo non è durato per molto tempo, il maestro Sergio se n’è accorto ma senza rimproverarci ha iniziato a venire a prenderci a casa e finito scuola a riportarci.
Facevamo molte attività coinvolgendoci in lavori manuali, ricordo i plastici su Genova, le maschere di carta pesta e facevamo teatro.
Il suo modo ha fatto si che noi ci appassionassimo, Mentre facevano colazione, leggeva la storia, matematica e tutto diventava piacevole.
Finito a scuola nel pomeriggio abbiamo iniziato a frequentare la casa di Alessandro Palau un nostro compagno per continuare a preparare recite e lavoretti, ma principalmente era per non lasciarci per strada a delinquere. Sergio credeva in noi e lui per noi era diventato una figura importante.
In queste occasioni abbiamo conosciuto Elisabetta Fagiuoli la madre di Alessandro insieme a Sergio ci hanno fatto fare molte cose che non avremmo mai potuto fare.
Durante le ferie estive Elisabetta ci ha accolto nella sua casa a San Gimignano.
Ho molti ricordi piacevoli su queste vacanze. Si passeggiava nei boschi e li abbiamo costruito una casetta di legno sopra un albero dove passavamo ore a giocare, vicino alla casa c’era un laghetto con dentro i pesci il nostro divertimento era tirare le pietre.
Quando c’era il mercato a San Gimignano Elisabetta e Sergio ci portavano con loro essendo molto vivaci dovevano controllarci a vista toccavamo tutto.
Al rientro dopo pranzo ci facevano riposare e qui Sergio passeggiando nel corridoio leggeva dei capitoli di storia o libri, il mio preferito era Zanna Bianca. E cosi’ ci addormentavamo, al risveglio dopo aver fatto merenda facevamo dei piccoli spettacoli tipo cappuccetto rosso io facevo il cacciatore. Stavamo sempre ad ascoltarlo il modo di leggere e parlare ci incantava rimanevamo a bocca aperta con i racconti della sua gioventù da partigiano, attraversava la valle a piedi per andare ad insegnare ai suoi alunni. La sera Sergio scriveva poesie fino a tarda ora.
Io ho passato dei momenti indimenticabili con loro. Crescendo hanno continuato a prendersi cura di me per allontanarmi dalle cattive compagnie, a 16 anni mi hanno aiutato a prendere il libretto di navigazione e così mi sono imbarcato, ho poi conosciuto mia moglie ed insieme alle mie figlie abbiamo continuato a frequentarci.
Elisabetta e Sergio sono stati la mia famiglia, io sono grato per tutto quello che hanno sempre fatto.
Antonino De Luca